Il recente intervento del Sindaco di Pontedera Millozzi sulla necessità di creare una nuova discarica, nel caso non si realizzi l'inceneritore di Gello, è l'ennesimo tentativo di far dimenticare ai lettori che il progetto Ecofor prevede comunque la realizzazione di una nuova enorme discarica a Gello da 1.400.000 metri cubi. Questa sarebbe la TERZA discarica realizzata a Gello, nonostante vari politici si fossero impegnati ripetutamente nei decenni precedenti a non crearne più visto il carico inquinante insostenibile per il territorio.
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Anche l'intervento dell'ex sindaco di Pontedera ed ora Presidente della Geofor Marconcini ci lascia molto perplessi: dopo il buco di bilancio da 1.474.000 € realizzato da Geofor nel 2006 e lo scandalo sulla gestione dei rifiuti documentato da "Striscia la Notizia", è trascorso ancora un'altro anno senza che i lavori per la costruzione del tanto annunciato nuovo impianto di compostaggio abbiano avuto inizio. Purtroppo agli annunci non seguono i fatti: si parla di migliorare la raccolta differenziata ma non si trovano 15 milioni di euro per costruire il nuovo impianto di compostaggio; non ci sono problemi però nel trovare la stessa cifra per ammodernare l'inceneritore di Ospedaletto che ogni anno lascia un buco economico di almeno 2 milioni di euro (ripianato da noi cittadini con il pagamento delle bollette sui rifiuti). Gli stessi politici dicono che gli investimenti fatti nell'inceneritore di Ospedaletto non saranno mai recuperati.
Dal 2003 ad oggi la Provincia di Pisa ha fatto molte prescrizioni all'impianto di Gello ma ripetutamente Geofor non ha rispettato i termini richiesti. Quell'impianto non ha mai funzionato correttamente ed il compost prodotto viene scandalosamente smaltito in discarica come "materiale di copertura", alla faccia dell'impegno messo da noi cittadini nel fare la raccolta differenziata.
Ci permettiamo alcune ulteriori considerazioni su quanto affermato da Marconcini:
che sia pericolosissimo avere aziende agricole nei pressi di inceneritori non lo dicono solo molti cittadini della Valdera, è testimoniato anche dal recente rinvenimento di diossine nelle uova e nelle galline di aziende agricole mantovane con sede vicino all'inceneritore di Mantova. Per gli amministratori locali questo inceneritore, come molti altri in Italia, non aveva problemi ambientali ma evidentemente qualcosa era “sfuggito”.
Mentre Ecofor compra spazio sui giornali e nei supermercati per pubblicizzare un progetto sconsiderato, leggiamo che vengono portati come esempio gli inceneritori presenti a Brescia, Milano, Bologna e Vienna. Ebbene, una recente indagine sulla qualità dell’aria presente in 224 città europee, fatta dall’agenzia europea per l'ambiente, ha mostrato che queste città si pongono come fanalini di coda (Vienna al 158° posto, Bologna al 202°, Milano al 221° e Brescia 223°).
Inoltre citare l’Austria come esempio, significa in sostanza indicare un paese che negli ultimi 50 anni non ha costruito più inceneritori, ma ha sviluppato uno dei sistemi più avanzati al mondo per la riduzione alla fonte e il recupero dei rifiuti, basato ad esempio su sistemi di avanguardia per la tariffazione puntuale (mentre il comune di Pontedera non è riuscito ancora ad introdurre il porta a porta, pratica denigrata dallo stesso Marconcini durante gli anni della sua amministrazione).
Per i motivi suddetti riteniamo che i gassificatori rappresentino sia un rischio economico/industriale per l’economia del territorio che un rischio sanitario per le popolazioni locali; rischi inaccettabili viste le possibili alternative realizzabili.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera