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Chi siamo

emissioniIl Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera (CGCRV) nasce nel maggio 2010 per unire e coordinare gli sforzi di comitati ed associazioni nell'ambito della gestione dei rifiuti, collaborando e facendo pressione verso le istituzioni. Parte del Tavolo Tecnico del Comune di Pontedera, scopo del CGCRV è arrivare ad una gestione del ciclo dei rifiuti che tenda a ridurre, riusare, riciclare e riprogettare, evitando il ricorso all'incenerimento e sfruttando soluzioni impiantistiche a freddo.


lista delle associazioni
che fanno parte del Coordinamento GCR Valdera



Contatti:
indirizzo mail del Coordinamento



Cosa vogliono fare?
Ecofor Service Spa vuole costruire una nuova DISCARICA e un mega INCENERITORE (chiamato "DMEnergy" o "dissociatore molecolare", sarà il più grande d'Europa!) per bruciare e interrare rifiuti speciali e pericolosi a Gello di Pontedera, con la scusa di produrre energia elettrica.

Un fallimento prevedibile
L'unico inceneritore simile a quello in progetto è in Scozia, ancora in collaudo dal 2009 perché non va, non ha mai prodotto energia e continua a superare i livelli di emissioni consentiti. Questo impianto non solo non funziona, ma è estremamente dannoso per la salute e l'ambiente, pericoloso, difficile da gestire e una sicura perdita economica.

44 milioni di euro
Tanto costerà l'inceneritore di Gello nella prima fase. Dove prenderà i soldi un'azienda di proprietà dei Comuni al 60% se non dalle nostre tasche? E in caso di fallimento, chi dovrà pagarne i debiti se non i cittadini?

Superare la discarica
Dicono che "bisogna superare le discariche" ma il progetto prevede di costruirne un'altra da 1.400.000 metri cubi al costo di 20 milioni di euro. Complimenti, bel superamento!

E la salute?
emissioni Nelle aree intorno agli inceneritori da prima aumentano bronchiti, allergie, ipofunzioni tiroidee, diabete e ischemie. Poi aborti, parti pretermine e malformazioni congenite. Infine aumenta il numero di persone che si ammalano di cancro. Sono numerose le evidenze relative all'aumento di tumori (mammella, colon-retto, polmone, fegato, rene, stomaco e vescica). Particolarmente significativa risulta l'associazione con linfomi Non-Hodgkin, neoplasie infantili e, soprattutto, sarcomi. Questo è scritto in più di 60 studi scientifici nazionali ed internazionali indipendenti.

Agricoltura e cibo a rischio
In un territorio agricolo come il nostro, la realizzazione del progetto rischia di rendere pericoloso ciò che mangiamo, oltre a creare problemi alla certificazione biologica delle aziende agricole della zona.

Rifiuti "speciali" anche da fuori
Più rifiuti bruciano, più soldi guadagnano, ecco perché vogliono trasformarci nella "discarica del Centro Italia". E questo nonostante si tratti di rifiuti speciali, più omogenei degli urbani, quindi ancor più differenziabili.

Bruciare ha creato solo problemi
Pietrasanta, Ospedaletto, Montale...Ognuno di questi inceneritori ha avuto o ha grandissimi problemi economici o con la Giustizia (per l'inquinamento generato o per la loro gestione). Gli inceneritori sono IMPIANTI FALLIMENTARI.

Terrorismo istituzionale
"Siamo in emergenza rifiuti". "Senza inceneritori si perdono posti di lavoro", "senza discarica faremo la fine di Napoli". Queste frasi le dicono da anni creando allarmismo. Nel 2006 volevano costruire un inceneritore sempre parlando di una "emergenza" (poi mai realizzata), ma fu respinto dai cittadini. Nel frattempo non hanno fatto nulla se non riempire le discariche e aspettare.

Nessun rischio è accettabile
Vista l'esistenza di alternative a minor costo, innocue per la salute pubblica e che creano piì posti di lavoro, ci si chiede perché si scelga di correre deliberatamente rischi economici e sanitari evitabili.

Le nostre proposte
L'impegno è di contribuire attivamente per risolvere il problema rifiuti evitando di dire solo dei "no", ma presentando anche alternative concrete. E' stato così elaborato un documento di 48 pagine dove si descrivono numerose ALTERNATIVE ALL'INCENERIMENTO E ALLE DISCARICHE già funzionanti, con esempi di impianti che trattano i rifiuti a freddo e soluzioni "di sistema". Abbiamo visitato aziende, trovato interlocutori e interpellato chimici ed ingegneri. Non solo le nostre proposte COSTANO UN TERZO rispetto all'inceneritore, ma creano anche IL DOPPIO DEI POSTI DI LAVORO evitando rischi per la salute e danni ambientali.

Un polo industriale della sostenibilità
Vogliamo impianti per la selezione dei materiali. Vogliamo NUOVE IMPRESE che si riallaccino alla tradizione metalmeccanica del nostro territorio. Vogliamo si creino NUOVI POSTI DI LAVORO fungendo da esempio per tutte quelle realtà che si trovano a confrontarsi con progetti per realizzare inceneritori e discariche. Tutte attività che potrebbe fare anche Ecofor, azienda a maggioranza pubblica al 60% proprietà dei Comuni: basterebbe scegliesse la via della riduzione, del riutilizzo e del riciclo anziché quella assurda e pericolosa dell'incenerimento di materiali recuperabili.

Fonti: SEPA (Scottish Environment Protection Agency); ISDE (International Society of Doctors for the Environment ); MUD (Modello Unico di dichiarazione ambientale); ARPAT; Provincia di Pisa; Tavolo Tecnico Comune di Pontedera

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