Discarica di Chianni: sempre la solita emergenza


riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa di Legambiente Valdera del 27 luglio, relativo alla gestione delle discariche nella Provincia di Pisa

 


 

Discarica di Chianni: sempre la solita emergenza

La Provincia di Pisa è divenuta ormai da tempo luogo ideale dove smaltire i rifiuti; oltre all’inceneritore di Ospedaletto, in un raggio di pochi chilometri abbiamo la discarica di Peccioli, quelle di Pontedera-Gello, di Cascina e di Chianni. Alle prime due discariche è stato recentemente concesso dalla Provincia di Pisa un ulteriore ampliamento per milioni di metri cubi e la discarica di Cascina è stata riaperta consentendo lo smaltimento di un enorme quantitativo di rifiuti contenenti amianto. Quale sarà la sorte dell’impianto di Chianni?

Le discariche, dal punto di vista finanziario, producono ingenti guadagni alle società che le gestiscono durante gli anni in cui accolgono rifiuti, ma nel momento in cui terminano la loro attività diventano un costo ed è per questo che molto spesso le amministrazioni pubbliche prorogano la chiusura di questi impianti in modo da posticipare i problemi economici, aumentando però le problematiche ambientali. In molti casi le amministrazioni locali sono costrette a dover affrontare le problematiche che si verificano nella fase di cessazione dell’attività e, con altrettanta alta probabilità, le opere di “bonifica” vengono scambiate con la riapertura delle discariche.

La discarica di Chianni è gestita dalla società privata Nuova Servizi Ambiente (NSA) e, tramite i propri legali, ha recentemente lanciato un allarme per una possibile emergenza ambientale e finanziaria.

Ai cittadini era stato raccontato dall’Amministrazione Provinciale di Pisa nel 1998 che la discarica era stata chiusa. Adesso scopriamo che non si trattava di una chiusura ma di una sospensione del conferimento dei rifiuti e la società che gestisce la discarica, insieme alla Provincia di Pisa, lamentando possibili emergenze ambientali stanno cercando di conferire nell’impianto ulteriori 300.000mc di rifiuti giustificandoli come essenziali per la messa in sicurezza dell’area.

In più occasioni i Comuni interessati si sono espressi per una soluzione che escluda l'apporto di nuovi rifiuti, ma questa linea di indirizzo non è mai stata accolta dalla NSA e sembra fortemente avversata anche dalla Provincia.

La discarica di Chianni non deve costituire un pericolo, il ripristino ambientale deve essere prioritario rispetto al possibile mancato guadagno di una società privata, le popolazioni locali hanno il diritto di non sopportare nuovamente i disagi subiti fino al 1998, quando la discarica interruppe il conferimento di rifiuti. Per questi motivi non condividiamo l’opera di “santificazione” fatta a mezzo stampa dai legali della NSA per il lavoro svolto dal loro cliente in questi anni. Si tratta della tesi di una delle parti in causa, utile per capire le intenzioni della proprietà ma non necessariamente per capire la verità. Sarebbe importante anche capire quali sono i rischi ambientali paventati dagli avvocati della NSA. Ricordiamo che la discarica è stata gestita sempre dalla NSA. Dobbiamo pensare che i pericoli sono dovuti a problematiche che emergono dalla gestione? Perché tali problemi emergono solo adesso?

Auspichiamo che la decisione sulla vita dell’impianto sia presa nell’interesse pubblico, che vengano valutati seriamente ed in modo approfondito i possibili piani alternativi al nuovo conferimento in discarica di ulteriori rifiuti, e che in tutto questo la volontà delle popolazioni interessate sia tenuta adeguatamente in considerazione.

Legambiente Valdera





Articolo tratto da: Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera - http://www.cgcrvaldera.it/
URL di riferimento: http://www.cgcrvaldera.it/index.php?mod=none_News&action=viewnews&news=1343628504